Tutto ciò che è oscuro appartiene a Ecate. Regnava sia sul mondo dei vivi che su quello degli inferi e viene spesso raffigurata con le chiavi in mano, come dea dei confini tra i due mondi.

È anche accompagnata da un cane nero, che si dice abbia ispirato Cerbero, il cane a tre teste che si trova alle porte degli inferi. In quanto dea protettrice, veniva spesso posta all'ingresso delle case per evitare che la sfortuna vi entrasse.

Ecate è citata anche nelle opere di William Shakespeare. Il Blackburn Cult, un gruppo religioso con membri prevalentemente femminili attivo negli anni Venti, praticava alcuni rituali associati al culto di Ecate, compresa la tendenza a praticare la magia.

"Sono la dea della nebbia, la luna è mia madre. Custodisco il velo tra i mondi".